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In questo articolo ho parlato di quanto costa un sito web nel 2025, esaminando i costi da sostenere per pagare un’agenzia che si occupi del tuo brand online.

Oggi, approfondisco i costi che si sostengono per acquistare un dominio (un indirizzo web) e un hosting (il luogo fisico in cui risiede il dominio).

Dominio: il tuo indirizzo personale

Un dominio è l’indirizzo Internet del tuo sito — per esempio tuonome.it o azienda.com. Pensalo come la targa o l’indirizzo della tua casa digitale (Via Roma, 16 - Milano). Senza dominio, nessuno può “bussare” alla tua porta e nessuno può sapere “che tu ci sei e che ti trovi proprio in quel punto”.

Quanto costa un dominio nel 2025

I prezzi variano molto in base all’hosting o al registrar di domini scelto. Spesso infatti vi sono offerte, o semplicemente domini molto economici, ma funzionalità di gestione email ed hosting molto più costose di altri fornitori (i quali partono con prezzi più elevati offrendo la maggior parte delle funzionalità già incluse nel pacchetto).

  • Per le estensioni più comuni (come .com, .net, .org) il costo di registrazione si aggira oggi attorno a 10–20 €/anno.
  • In Europa / Italia, per estensioni popolari (.it, .eu, .com, .net, ecc.), il costo medio annuale per un dominio “standard” si attesta tra 10 e 30 €/anno nella maggior parte dei casi.
  • Attenzione però: un dominio “premium”, molto richiesto o con un nome corto e desiderabile, può costare di più — e alla sua registrazione/rinnovo possono aggiungersi servizi extra (privacy, protezione WHOIS, protezione anti-spam, ecc.).

Per un progetto “standard” 10–30 €/anno per il dominio sono la norma, ma se scegli un nome molto popolare che per qualche ragione non è stato ancora acquistato, il costo potrebbe essere molto elevato (i domini .ai per esempio hanno avuto un boom esponenziale.. chissà come mai!).
Devi sempre valutare se ti servono servizi aggiuntivi di protezione dati o anti-spam e valutare se comprare un dominio da un hosting meno economico ma che offre questi servizi inclusi nel pacchetto, oppure se virare per una scelta inizialmente meno onerosa ma che potrebbe nascondere brutte sorprese.

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Hosting: il negozio fisico presente al tuo indirizzo

L’hosting è lo spazio su un server (ossia un computer sempre acceso e connesso) dove viene “ospitato” il tuo sito. Quando qualcuno digita il tuo dominio, il server lo “serve” al browser: senza hosting, il dominio è solo un nome vuoto. Immagina come se fosse il tuo negozio costruito al tuo indirizzo: senza un negozio, l’indirizzo è praticamente inutile perché non ci sarebbe nulla da vedere e nemmeno potenzialmente da acquistare. Il browser in questo contesto è l’automobile in grado di spostarsi da un indirizzo ad un altro.

Ma non tutti gli hosting sono uguali: cambia il tipo (condiviso, VPS, cloud, dedicato), cambiano performance, costi e, in alcuni casi, vi sono servizi di hosting che sono specializzati nell’acquisto di domini (registrar di domini).

Fasce di prezzo dell’hosting nel 2025

  • Un hosting condiviso base (perfetto per blog, siti vetrina, progetti piccoli o medi) può costare pochissimo: spesso da 2 € al mese circa (ma attenzione ai prezzi di rinnovo!) fino a 20 € al mese.
  • Un hosting “serio”, pensato per un sito dinamico, aziendale, con un certo traffico, di solito si assesta su una fascia 70–200 €/anno.
  • Se prevedi molto traffico, funzionalità complesse o un progetto “grosso”, potresti dover puntare a hosting VPS, cloud o dedicato: in questo caso i costi crescono — anche centinaia di euro all’anno, in base a risorse, stabilità, supporto, sicurezza. Non ci sono cifre prestabilite, perché spesso questi piani sono iper personalizzabili secondo le tue esigenze modificando drasticamente i costi.

La scelta, quindi, dipende da quale idea o progetto devi sviluppare, da quali tecnologie servono e da che “pretese tecnologiche” richiedi per la sua visualizzazione online.

Registrar di domini: e questi da dove sbuca?

Ho citato alcune volte l’espressione “registrar di domini”, ma in realtà non è altro che un provider di hosting con priorità differenti. Il loro obiettivo principale è la registrazione di domini a basso costo per attirare clienti. L'hosting che offrono è spesso "entry-level" e potrebbe non essere altrettanto performante o ricco di funzionalità avanzate e di supporto come quello di SiteGround o Hostinger.

I domini costano meno per diversi motivi legati al loro modello di business:

  • Attrarre clienti (Loss Leader): I domini a basso costo sono spesso usati come "specchietto per le allodole". L'idea è attirarti con un prezzo stracciato per il dominio, sperando poi di venderti servizi aggiuntivi (hosting, email professionali, protezione privacy WHOIS a pagamento) o trattenerti per il rinnovo a un prezzo standard (o maggiorato).
  • Economie di scala come registrar: Essendo registrar accreditati che gestiscono milioni di domini, possono permettersi margini di profitto inferiori sul singolo dominio.
  • Mancanza di funzionalità incluse: In alcuni casi, i domini economici potrebbero non includere gratuitamente servizi che altrove sono standard (come l’assistenza professionale dedicata per domini, gestione DNS avanzata, gestione email).
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Ignorare questi costi.. può costarti caro

Spesso chi compra un sito o lo realizza per un cliente si concentra su design, pagine, funzionalità. Ma dimentica i “costi ricorrenti”: dominio, hosting, manutenzione, sicurezza, certificati SSL, backup, aggiornamenti.

Questo significa che:

  • un sito può apparire “pronto” all’inizio, ma finire offline per mancanza di rinnovo;
  • il traffico può far collassare un hosting troppo debole (velocità lente, downtime, crash) e Google penalizza molto questi siti web;
  • sicurezza, privacy e reputazione possono essere trascurate, con rischi concreti (come per esempio il tuo sito può diventare un’e-commerce di orologi coreani a basso costo!).

Molte agenzie non includono queste voci nel preventivo iniziale e sono spese che ogni anno — o mese — ritornano. Questi sono costi che vengono sostenuti da te, ma il professionista o agenzia sono tenuti a informarti chiaramente affinché tu possa avere un quadro completo e prendere scelte ponderate.

Come scegliere dominio e hosting senza sbagliare

Check-list facile facile:

  • Cerca un dominio facile da ricordare, coerente con brand o progetto, e con un'estensione adatta (es. .it, .com, .net). Ma non aver paura di osare, non sempre seguire il mercato (e quindi la massa) è la scelta più saggia.
  • Seleziona un hosting coerente con il traffico che prevedi: non partire con un hosting “basilare” se pensi di scalare, oppure scegli un hosting che ti consenta di cambiare piano facilmente senza downtime troppo prolungati.
  • Valuta fin dall’inizio anche i costi ricorrenti: rinnovo dominio, hosting, certificati SSL, backup, manutenzione. Questi costi spesso poco comprensibili quando devi scegliere tra diversi provider, consultati con il professionista o agenzia a cui ti sei affidato. Noi di zen0lab nella prima call conoscitiva mettiamo sempre in chiaro questi punti.
  • Verifica che il provider offra almeno: uptime decente, supporto, backup, sicurezza base e la capacità di reggere un traffico accettabile senza andare in blocco.
  • Pianifica una revisione almeno annuale: traffico, risorse, sicurezza, eventuali upgrade.

Non lasciare costi vitali nel “dimenticatoio” e, soprattutto, attiva il rinnovo automatico se non vuoi ritrovare il tuo dominio acquistato da un indiano (per poi rivendertelo al triplo del prezzo!).

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Dorin Vieru

Web developer

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